Un bombardiere pesante quadrimotore sviluppato intorno alla metà degli anni trenta per l’USAAF (ai tempi United States Army Air Corp). Furono più di 12 mila gli esemplari costruiti e la sua peculiarità era quella di poter sganciare più bombe di qualsiasi altro velivolo presente nei cieli durante i primi anni della Seconda Guerra Mondiale. Annoverabile tra gli aerei da guerra più famosi al mondo, il B-17 deve l’origine del suo soprannome al giornalista del Seattle Times Richard Williams. Il giorno prima del volo di test del mezzo, avvenuto il 28 luglio 1935 (che si rivelò poi un completo insuccesso) egli, osservando l’impressionante numero di mitragliatrici montate sull’aereo scrisse: “15 tonnellate di fortezza volante ”. Boeing decise così di rendere quel nome ufficiale.
Durante il conflitto mondiale, il velivolo seppe inoltre difendere ottimamente il nome attribuitogli. La sua affidabilità era un fattore cruciale. I piloti gradivano la sua stabilità in volo, nonostante una lunghezza di più di 22 metri ed un’apertura alare di 33. Proprio la maneggevolezza del velivolo, permetteva di creare agevolmente formazioni di difesa dal fuoco nemico. Era difficile ingaggiare in modo diretto un B-17, ancor più quando questi era in formazione e poteva contare sul fuoco incrociato degli altri velivoli alleati. Inoltre, a discapito degli ingenti danni che solitamente subiva in battaglia: rotture di parti delle ali, della coda e addirittura più di un motore fuori uso; esso riusciva comunque la maggior parte delle volte a riportare a terra il suo equipaggio, formato da 10 membri. La componente elettronica di cui era dotato il velivolo era inoltre della più avanzata disponibile per l’epoca. I sistemi di disturbo radar vennero progressivamente affinati e divenne possibile eseguire bombardamenti precisi anche con un cielo coperto da nuvole. Una superiorità generale nelle performance rispetto agli aerei rivali, confermò quindi il Boeing B-17 come la Fortezza Volante.
Verso la fine della guerra, soprattutto da parte della RAF britannica, i B-17 e suoi avanzati sistemi, vennero utilizzati per scopi di emergenza: ricerca e soccorso; un ruolo, se così si può definire, più nobile. Negli stessi anni in cui il conflitto volgeva fortunatamente al termine, anche la vita della Fortezza Volante faceva altrettanto. Dal 21 settembre 1942 infatti, inizia a solcare i cieli il suo successore, il nome attribuito a questo mezzo è un omaggio al B-17: il B-29 Superfortress. Uno di questi mezzi, denominato Enola Gay, passerà tragicamente alla storia.
In copertina, un B-17 con componentistica moderna durante un airshow a Mannheim, Germania.
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