ITA: Il primo Airbus A220

Per questa volta niente livrea azzurra per il nuovo Airbus di ITA. L’A220-300 arrivato a Fiumicino e presentato nei giorni scorsi, “veste” infatti una nuova colorazione che punta spiccatamente ad uno spirito di sostenibilità.
Il mezzo in questione è solo il primo di quattro in arrivo entro l’anno sotto concessione leasing. La compagnia punta ad affittarne ben 16.

Il velivolo entrerà in servizio con ITA il 16 ottobre, servendo diverse destinazioni del network europeo della società, sebbene rimarranno comunque come basi principali Linate e Fiumicino. 

Annotazione curiosa è che l’aeromobile in questione non è stato effettivamente costruito per ITA Airways; esso era destinato alla compagnia aerea russa Azimuth Airlines. Tuttavia, data la difficile situazione in cui si trova attualmente l’industria aeronautica russa, i proprietari (ALC) hanno trovato per il mezzo una nuova casa con ITA.

In merito al nuovo mezzo, il portavoce di ITA Airways ha dichiarato:

“L’Airbus A220 è l’aereo a corridoio singolo più efficiente della sua categoria e consentirà alla compagnia aerea di beneficiare di una riduzione del 25% del consumo di carburante e delle emissioni di CO2 per passeggero rispetto alla generazione precedente. È più leggero, più silenzioso, con ottimi livelli di comfort a bordo”.

La compagnia di bandiera italiana sostiene di divenire “il vettore più verde d’Europa con l’80% di aerei di nuova generazione in flotta entro il 2026”. Il CEO della compagnia, Fabio Lazzerini si è mostrato positivo riguardo l’avvio dell’azienda e i suoi quasi primi due anni di vita: 

“Siamo partiti il 15 ottobre dello scorso anno con 52 aerei. Abbiamo firmato con la vecchia Alitalia[…]. È stato un anno di grandi trasformazioni. Abbiamo avviato il processo di approvvigionamento della nostra flotta di aeromobili e l’avvio delle operazioni… e un mese dopo l’inizio delle operazioni abbiamo iniziato a parlare di Omicron. Pochi mesi dopo c’è stata l’invasione dell’Ucraina. È stato quindi un periodo difficile. Ma paradossalmente, il fatto di essere una startup, molto flessibile e molto piccola, ci ha dato la possibilità di affrontare tutti questi ostacoli del mercato: la domanda, il costo dell’energia, l’adattamento della capacità alle esigenze”.

Dati alla mano, risulta difficile andare contro quanto affermato. La compagnia è stata infatti, una delle poche in Europa a quasi non subire disagi a causa della carenza di personale durante l’estate. Di conseguenza, ITA è prima al mondo per quanto riguarda il fattore di completamento, portando a compimento il 99,9% delle operazioni. Il modello delle low-cost, definibile tranquillamente delle volte “very low-cost”, ha invece mostrato notevoli crepe in periodi di instabilità. Sebbene siano state proprio queste uno dei vari fattori negli scorsi anni della rovina di Alitalia. 

Difficile trovare una parte con cui schierarsi, di certo ci si trova davanti ad un’insalata fatta di situazioni nuove, sperperi, pubblicità ingannevoli, pratiche di concorrenza discutibili e chi più ne ha più ne metta (ciò non vale assolutamente per tutte le low-cost e non). Solo il futuro ci dirà quale modello di business sarà più sostenibile e resiliente. 

Di seguito il tweet rilasciato direttamente da ITA presentando il mezzo.

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In foto, l’Airbus A220-300 di ITA Airways

crediti foto: ITA AIRWAYS

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